Le azioni del mitico Neste passarono di bocca in bocca tra i suoi commilitoni fino a diventare delle vere e proprie leggende,
in una delle quali si narrava addirittura di un Giobatta che, imbattutosi in quattro briganti in fila indiana in mezzo a un bosco,
li avesse stesi tutti a terra in un colpo solo, con un cazzottone sulla faccia del primo della fila.
Ma quella leggenda era assolutamente falsa.
E questo Giobatta lo sapeva bene: "Ma quali quattro briganti stesi con un pugno! Erano sei! Se non lo so io che li ho arrestati tutti!",
aveva confessato una sera a un collega davanti ad un boccale di vino.
Nella primavera del 1860 Giobatta si congedò dai carabinieri reali ed entrò a far parte dei cosiddetti "carabinieri genovesi",
un gruppo di poche centinaia di volontari di fede garibaldina, trentadue dei quali salparono il 5 maggio di quello stesso anno dal molo di Quarto
con la famosa spedizione dei Mille.
Neste partì per il Sud Italia non tanto per il piacere di ritrovarsi con Garibaldi, né tantomeno perché gli sembrava di andare a combattere per una
giusta causa, quanto piuttosto perché particolarmente attratto dalle donne meridionali.
Il 12 aprile 1861 scoppiò la guerra di secessione fra gli stati uniti d’America e gli stati confederati d’America e, siccome anche
in Giobatta era scoppiata una particolare attrazione per le donne americane, native e/o di importazione che fossero, lui a quella guerra non poté mancare.
Combatté per quattro lunghi anni con i confederati.
I confederati, detti anche "sudisti", erano quelle truppe che i libri di storia molto sbrigativamente definiscono come coloro che fecero
scoppiare la guerra perché si opponevano all’abolizione della schiavitù, mentre i federali o "nordisti" sarebbero scesi in campo solamente per difendere
i diritti degli schiavi oppressi.
Ma la situazione era un pochino più complicata.
Già da allora gli americani combattevano solo se mossi dalla difesa di grandi interessi economici salvo poi dichiarare motivazioni più nobili.
E i nordisti di interessi da difendere ne avevano molti.
Giobatta si schierò con i confederati perché al sud, e in modo particolare in Arkansas, lo stato dove era emigrato lui, la gente era molto più semplice
e dai modi spicci, proprio come i suoi e le donne non erano davvero male.
Dal momento che in Arkansas gli emigranti di origine francese erano moltissimi, il cognome di Giobatta-Neste venne, di fatto, "francesizzato" dalla gente,
che appose un accento sull’ultima vocale, facendolo diventare Manginì.
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