Armando infatti, alla pari del nonno Serafino, pur parlando molto bene la lingua inglese, non la ama, vedendola come un vero pericolo
per la lingua italiana infestata sempre di più, giorno dopo giorno, persino all’interno del vocabolario, da parole inglesi.
Armando è convinto che un popolo con una storia e una cultura come quello italiano non ha assolutamente nulla da imparare da gente
che spesso in casa non ha nemmeno un bidet. Ed è anche grazie a questa sua avversione verso la lingua yankee che il marchio Steek Hutzee
lo ha subito entusiasmato in quanto composto da due parole che, se pronunciate con l’esatta inflessione angloamericana, costringe
chi lo legge a ritornare a parlare in italiano.
E così Armando, che voleva completare il lavoro di suo nonno, cominciò a produrre e commerciare
capi di abbigliamento Steek Hutzee in Italia,
durante il suo primo viaggio in Arkansas ha scoperto che i documenti lasciati da nonno Serafino al figlio Monaldo erano ormai privi di valore.
Infatti, le carte in cui il padre cedeva al figlio tutti i diritti del marchio Steek Hutzee di cui era titolare, erano scadute,
essendo passati oltre cinquant’anni dal momento del deposito di un marchio che non era mai stato sfruttato.
Armando ha poi scoperto che il marchio Steek Hutzee negli anni settanta é stato ridepositato dalla Iadabroiz & Marduscé Associates,
una multinazionale americana, ed è diventato un marchio di un certo livello nell’abbigliamento,
e gli americani, già che c’erano, insieme al marchio hanno ridepositato il vecchio logo dell’omino col quadrifoglio.
L’omino e la scritta sono apparsi su pochi giubbotti venduti in un unico negozio di abbigliamento all’interno dello Steek College
e poi, col passare degli anni, si sono diffusi in tutti i college degli stati uniti.
La Iadabroiz & Marduscé è divenuta l’unica titolare del marchio in tutto il mondo e così Armando, nel 2001,
al suo terzo viaggio in Arkansas, è riuscito ad avere un colloquio personale con il signor Rufus Iadabroiz in persona
e lo ha convinto a cedergli l’utilizzo e lo sfruttamento del marchio in Europa per la durata di trent’anni, dietro il pagamento delle royalties.
Iadabroiz ha accettato l’offerta di Armando a condizione di potergli affiancare un dipendente della Iadabroiz & Marduscé Associates,
un uomo il cui volto sarebbe dovuto restare anonimo.
E così è stato: Armando ha fondato la Steek Hutzee Europe e, in ufficio, tutte le mattine, si trova davanti un uomo
con in testa un sacchetto del pane.
|